Test di autovalutazione

1. I retrovirus endogeni costituiscono:

A. lo 0,8% del nostro genoma

B. l’1% del nostro genoma

C. l’8% del nostro genoma

D. non sono parte del nostro genoma.

2. I retrovirus endogeni:

A. sono DNA spazzatura

B. sono in grado di modificare la struttura e l’attività dei nostri geni

C. non producono RNA

D. non sintetizzano proteine.

3. I retrovirus endogeni (RE) e alcune loro proteine partecipano ad importanti funzioni fisiologiche in gravidanza:

A. i RE producono sincitina 1 e 2 durante la gravidanza

B. l’espressione di RE è assente
nelle cellule della blastula,
si presenta successivamente

C. l’attivazione dei RE è
direttamente proporzionale
alla durata della gravidanza

D. i RE aumentano con
la differenziazione delle cellule
nei vari tessuti.

4. I principali effetti nocivi
per la salute causati dal fumo passivo sono:

A. morte prematura e malattia
nei bambini e negli adulti che
non fumano

B. rischio aumentato di sindrome
della morte improvvisa del neonato, infezioni respiratorie acute, problemi dell’orecchio
e aggravamento dell’asma
nei bambini esposti

C. malattia coronarica e cancro polmonare

D. tutti i precedenti.

5. La dieta chetogenica classica è un regime dietetico caratterizzato da:

A. elevato contenuto di lipidi, ridotto contenuto di carboidrati e proteine

B. elevato contenuto di lipidi
e di proteine, ridotto contenuto
di carboidrati

C. elevato contenuto di lipidi
e di carboidrati, ridotto contenuto
di proteine

D. restrizione dell’apporto calorico con ridotto contenuto di lipidi,
di proteine e di carboidrati.

6. La dieta chetogenica classica è proposta come opzione terapeutica per l’epilessia intrattabile con le seguenti modalità:

A. deve contenere preferibilmente
acidi grassi a lunga catena

B. deve essere avviata nel primo anno dalla diagnosi di epilessia intrattabile, dopo che 3 o 4 farmaci antiepilettici si sono rilevati inefficaci

C. non è raccomandata in bambini
<2 anni di età

D. è controindicata nei disturbi
dello spettro autistico.

7. Il vaccino Men
ACYW135 coniugato
può essere somministrato:

A. al 13°-15° mese di vita

B. al 12°-18° anno di vita, sia ai soggetti mai vaccinati in precedenza,
sia ai bambini già immunizzati nell’infanzia con Men C o Men ACYW135

C. con la prima dose di MPRV,
dopo il compimento del dodicesimo mese di vita

D. tutti i precedenti.

8. L’attitudine dei genitori
alla vaccinazione dipende
da tanti fattori, i cosiddetti “determinanti vaccinali”,
che comprendono
tutti i seguenti, tranne:

A. disponibilità e facilità di accesso
ai vaccini

B. fiducia in chi li propone

C. condizioni socio-economiche
e culturali della famiglia

D. sottovalutazione della malattia.

9. Nella neurofibromatosi
di tipo 1 (NF1), la displasia monolaterale della grande ala dello sfenoide presenta
le seguenti caratteristiche:

A. è l’unica anomalia craniofacciale distintiva della malattia

B. si verifica nel 15-20% dei pazienti

C. non coinvolge la fessura orbitaria superiore

D. non ostacola i movimenti oculari.

10. Il bezoar è un agglomerato compatto di materiale
non digerito, che si accumula
nel tratto gastrointestinale,
il più frequente è:

A. il tricobezoar costituito da peli
e capelli

B. il fitobezoar costituito da materiale di origine vegetale, come fibre, bucce, semi

C. il farmacobezoar costituito
da conglomerati di farmaci
o loro vettori (a base di cellulosa),

D. il lattobezoar costituito
da una massa compatta di proteine del latte vaccino.

Le risposte

del numero precedente

1. Si definisce ipernatremia un valore di Na superiore a 150 mEq/L.

Risposta corretta: B

Si definisce ipernatremia un valore di Na superiore a 150 mEq/L: moderata se 150 mEq/L < Na ≤ 169 mEq/L; grave se Na > 169 mEq/L.

2. Si definisce iponatremia il riscontro di un valore di Na inferiore a 130 mEq/L.

Risposta corretta: C

Si definisce iponatremia il riscontro di un valore di Na inferiore a 130 mEq/L: moderata se 125 mEq/L ≤ Na < 129 mEq/L; grave se Na < 125 mEq/L.

3. Bambini a rischio di disidratazione grave in corso di gastroenterite sono lattanti, con meno di 6 mesi di vita, lattanti con basso peso alla nascita e bambini che abbiano presentato 5 o più scariche diarroiche.

Risposta corretta: D

I bambini a rischio di disidratazione grave in corso di gastroenterite sono lattanti con meno di 6 mesi di vita o con basso peso alla nascita o che abbiano presentato 5 o più scariche diarroiche o 2 o più episodi di vomito nelle precedenti 24 ore. Sono anche a rischio bambini ai quali non siano stati offerti o non abbiano tollerato fluidi supplementari, lattanti ai quali sia stato sospeso l’allattamento al seno durante l’episodio acuto di gastroenterite e i bambini di base malnutriti.

4. Nell’emisfero boreale la stagione del virus respiratorio sinciziale (VRS) non va da giugno a settembre.

Risposta corretta: C

Nell’emisfero boreale, la stagione del VRS inizia a novembre e termina a marzo, con picchi nei mesi di gennaio e febbraio, mentre nell’emisfero australe va da giugno a settembre. Nelle zone tropicali il VRS è presente tutto l’anno, con picchi durante la stagione delle piogge.

5. La prevalenza in Italia della epidermolisi bollosa (EB) è circa 10 casi su 1 milione di abitanti.

Risposta corretta: A

La prevalenza della EB in Italia è 10.1/milione. Prevalenze simili: Australia 10,3/milione, Norvegia 9,7/milione, Canada di 9,9/milione e Croazia 9,6/milione. Prevalenze inferiori sono state descritte in Giappone (4-5/milione) e in Romania (4.4/milione); una prevalenza maggiore è stata riscontrata in Scozia (49/milione).

6. La forma semplice di epidermolisi bollosa (EBS) ha la maggiore prevalenza.

Risposta corretta: D

La forma semplice (EBS) è la più frequente con 6 casi per milione di abitanti, rappresentando circa il 70% di tutte le forme di EB; la forma distrofica (EBD) se dominante ha una prevalenza di 1,49 per milione di abitanti, mentre se recessiva la prevalenza è di 1,35/milione. La forma giunzionale (EBG), invece, ha una prevalenza di 0,49 per milione di abitanti. In tutto il mondo sono stati riportati circa 250 casi di Sindrome di Kindler.

7. La complicanza più importante della epidermolisi bollosa semplice (EBS) è rappresentata dall’anemia.

Risposta corretta: B

L’anemia è la complicanza più importante in questi pazienti, che a volte diventano dipendenti dalle trasfusioni di emazie. L’anemia dipende dallo stato infiammatorio cronico che si instaura, oltre che dal deficit nutrizionale di ferro e dalle perdite ematiche che avvengono a seguito delle lesioni bollose.

8. La diagnosi di certezza di epidermolisi bollosa (EB) viene posta con la biopsia cutanea.

Risposta corretta: C

La diagnosi di certezza viene posta mediante la biopsia cutanea. Su questa biopsia si eseguono analisi di immunofluorescenza per il mappaggio antigenico e lo studio ultrastrutturale per l’individuazione della proteina alterata. Successivamente, l’analisi genetica su DNA permette di individuare il gene mutato e il sottotipo di EB, e di predire il verosimile andamento della malattia.

9. L’ecocardiografia speckle tracking (STI) è una metodica innovativa capace di analizzare la funzione del cuore, in maniera indipendente dalle variabili di carico volemico.

Risposta corretta: A

L’ecocardiografia speckle tracking (STI) è una metodica innovativa capace di analizzare la funzione del cuore in maniera indipendente dalla complessità dell’anatomia e dalle variabili di carico volemico. Questa metodica è, però, influenzata dal peso del paziente, dalla pressione arteriosa e dalla frequenza cardiaca.

10. La cianosi responsiva al test dell’iperossia non è tra i segni clinici e i sintomi suggestivi di cardiopatia congenita.

Risposta corretta: C

Tra i segni clinici e i sintomi suggestivi di cardiopatia congenita non deve essere considerata la cianosi responsiva al test dell’iperossia, ma la cianosi non responsiva al test dell’iperossia.