Lo sviluppo dei vaccini esavalenti, dalla produzione alla somministrazione.
Dodici autorevoli esperti in un documento che valuta i vaccini combinati esavalenti, importante valore per la sanità.

Chiara Azzari, Elena Bozzola, Giampiero Chiamenti, Gateano Chirico, Susanna Esposito, Fausto Francia, Pierluigi Lopalco, Andrea Orsi, Rosa Prato, Rocco Russo, Alberto Villani, Elisabetta Franco

RIASSUNTO: Fin dalla formulazione dei primi vaccini, la ricerca scientifica ha raggiunto traguardi sempre più importanti in tema di prevenzione. Oggi, infatti, le vaccinazioni sono uno dei principali strumenti di Sanità Pubblica e permettono di prevenire patologie un tempo causa di epidemie.

Di recente, grazie all’impiego di vaccini combinati, che immunizzano contro un numero multiplo di patogeni in un’unica somministrazione, è stato ridotto il numero di iniezioni necessarie e, di conseguenza, anche il numero di visite e accessi negli ambulatori vaccinali. In aggiunta, il ridotto numero di somministrazioni fa aumentare anche il profilo di sicurezza generale dei programmi vaccinali, essendo molte delle reazioni avverse legate proprio all’atto della somministrazione del vaccino. La disponibilità di vaccini combinati, quindi, risponde all’esigenza clinica di fornire un’efficace e sicura protezione contro diversi patogeni e contemporaneamente offre la possibilità di integrarsi al meglio in un calendario vaccinale affollato, facilitando la possibile introduzione di nuovi vaccini.

L’impiego dei vaccini combinati determina un importante valore per la sanità, con effetti positivi per la salute della popolazione, generando un notevole risparmio economico e sociale.

Scopo di questo lavoro è una valutazione dei vaccini combinati esavalenti, che forniscono protezione contro sei diverse malattie: difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, infezione da Haemophilus influenzae di tipo b (Hib).